Cos’è la food experience e perché un ristorante non ne può fare a meno
L’altro giorno parlavo con un mio amico ristoratore che utilizza le celle Dry Ager. Mi ha raccontato di un nuovo servizio che sta offrendo ai suoi clienti appassionati e cultori di bistecche e carne stagionata.
Lui periodicamente informa i clienti tramite newsletter della carne in arrivo al ristorante, di quella che sta frollando nelle celle e di quelle che secondo lui sono i tagli e le specialità da non perdere quella settimana.
Quei clienti hanno la possibilità di comunicare al ristorante diverse ore prima quale taglio di carne hanno scelto, in modo che quelle bistecche vengano tolte della celle almeno un paio d’ore prima per permettere alla carne di raggiungere la temperatura ambiente, e solo quando i clienti si sono appena seduti a tavola, la carne raggiunge la brace, in modo da far vivere ai clienti una esperienza gustativa ed emozionale di alto valore.
“La maggior parte delle volte, quando vai un un ristorante a ordinare una bistecca, quelli te la tolgono dal frigo o dalla cella e te la sbattono sulla brace. Ma non si fa così”, mi ha detto.
La Food experience di un ristorante non è solo una frase
La food experience, un’esperienza di vista, di gusto, di olfatto, di tatto, è quella che deve fornire un ristorante in questo decennio. Il problema è che la food experience che abbiamo visto finora si limita per lo più a inutili rifacimenti di arrendamento e qualche pianta come ornamento in più. Ma questa è una semplice ristrutturazione, non è food experience.
Cosa produce un’ottima esperienza al ristorante?
Almeno quattro elementi.
- Servizio cordiale e personalizzato
- Cibo costantemente ottimo
- Un’atmosfera memorabile
- Servizio clienti efficiente
Servizio cordiale e personalizzato
Significa sforzarsi di avere sempre più a che fare con persone e non con numeri o con dei bipedi che si siedono ai tavoli. Sentirsi chiamare per nome, ricordare le preferenze di gusto e di ordinazioni (non è difficile con i gestionali di oggi, curare un profilo cliente come si deve, con le informazioni giuste), il proprio tavolo preferito, sono tutti elementi che fanno la differenza tra un ristorante del passato e uno che sa fornire una vera food experience.
Cibo sempre ottimo
Il cuore di un ristorante è la qualità del cibo che offre e niente potrà mai cambiare questo aspetto. Ma oltre a questo conta anche la presentazione.
Già perché l’aspetto del tuo piatto influenza il gusto dell’ospite che lo vede. In che senso?
Già in passato uno studio dell’università di Oxford aveva rivelato che la presentazione di un cibo può effettivamente migliorare il sapore di quel cibo.
Uno degli esperimenti di quello studio consisteva nel dare a 60 persone tre insalate, chiedendo poi loro di esprimersi sul gradimento dopo averle mangiate. Ogni insalata utilizzava gli stessi ingredienti ma differivano nella presentazione.
Venti insalate erano state assemblate alla bell’e meglio. Altre venti erano state preparate con cura. E le restanti venti erano state assemblate in modo sorprendente e originare, allo scopo di farle assomigliare a un dipinto dell’artista Wassily Kandinsky.
Indovinate quale delle tre insalate è risultata la più buona?
Esatto.
E non solo: ai partecipanti al sondaggio è stato chiesto se avrebbero preso quella stessa insalata anche a un costo superiore e il risultato è stato sorprendente: gli ospiti avrebbero speso anche fino al triplo del prezzo per “l’insalata Kandinsky”.
Quando il cibo ha un bell’aspetto e un buon sapore, i tuoi ospiti sono destinati a godersi la loro esperienza al ristorante. Secondo quello stesso studio, potresti potresti persino aumentare il prezzo delle tue voci di menu senza spaventare i clienti.
Un’atmosfera memorabile
Dalla combinazione di colori alle scelte di arredamento e illuminazione, l’estetica del tuo locale è un’estensione del tuo marchio e un modo efficace per generare interesse e indirizzare il traffico verso il tuo ristorante.
Una moderna steakhouse, ad esempio, non può non avere le celle Dry Ager in bella evidenza. Conferiscono atmosfera e allo stesso tempo rivelano chi sei e che idea hai della carne che si serve nel tuo locale.
Una buona atmosfera viene anche dalle luci. A volte entro in certi ristoranti che hanno luci da obitorio. Al contrario, utilizzare luci calde e confortevoli aiuta il cliente a sentirsi a casa. Stesso discorso con la musica, che va scelta con attenzione e tenuta ad un volume molto basso che contribuisce anche a tenere basso il rumore della folla, con i clienti costretti a urlare per farsi sentire, il che determina una esperienza negativa.
Servizio clienti efficiente
Questo aspetto si ricollega al primo, la personalizzazione del cliente che non può non essere un fiore all’occhiello di un servizio clienti efficiente.
Oggi i clienti desiderano un percorso ottimizzato per completare un’attività, che si tratti di ordinare il pasto, dividere un assegno o pagare il conto.
Quando pensi alla tua esperienza al ristorante, fallo dal punto di vista del tuo cliente. Ogni punto di contatto, dal modo in cui gli addetti ai tavoli fanno accomodare gli ospiti a come gli ospiti ordinano e pagano il cibo, è un potenziale punto di attrito se il processo non è efficiente.
Fuori dal tuo locale si forma sempre la fila? I tuoi addetti ai tavoli sono in gradi di controllare in modo efficiente le prenotazioni? Far sedere gli ospiti velocemente o aggiungere posti a un tavolo, se necessario? Puoi gestire in modo efficiente richieste particolari intolleranze eccetera?
La Food Experience è una cosa seria
Con l’avvento dei fast food, delle catene in franchising sempre più specializzate, delle dark kitchen accoppiate con i servizi di delivery, la ristorazione di qualità non può più essere lasciata alla buona volontà. o peggio, all’approssimazione.
E questa necessità non riguarda solo i ristoranti di alta gamma, ma tutti i ristoranti che nascono con l’obiettivo di offrire qualità ai propri clienti.
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